domenica 31 maggio 2015

LA NASA E L'ESA PRONTI A COLPIRE UN ASTEROIDE DI 150 METRI DI DIAMETRO


L'asteroide 2012 TC4 è passato vicino alla Terra l’ottobre del 2012, giungendo alla distanza minima dal nostro pianeta di circa 95.000 km, cioè a quasi 1/4 della distanza terra-luna. Un nuovo passaggio è previsto per il 12 ottobre 2017. E già sulla rete è iniziato il tam tam catastrofico. Vediamo insieme di cosa si tratta. La larghezza di 2012 TC4 è di circa 40 metri con una notevole velocità di rotazione su se stesso. Però non sappiamo di cosa è fatta questa enorme roccia spaziale in quanto manca il dato della riflettanza, senza il quale non è possibile dire con precisione di cosa sia composto . Questa informazione è estremamente importante per capire eventuali danni che potrebbe causare se impattasse il nostro pianeta. Una cosa è se ci viene addosso una roccia un’altra se l’oggetto è di natura metallica, gli effetti sarebbero sicuramente molto diversi. Come dicevo il 12 ottobre 2017 l'asteroide raggiungerà di nuovo il punto di maggiore vicinanza alla Terra. I ricercatori tentano di studiare quale sarà la sua precisa orbita, ma al momento la Nasa dà come valutazione di rischio lo 0 nella Scala Torino. La Scala Torino è un metodo di classificazione del pericolo di impatto associato agli oggetti come asteroidi e comete. una scala di valori da 0 a 10. Un oggetto indicato con il numero 0 indica che questo ha una possibilità pressoché nulla di collisione con la Terra. Si tratta però di un valore basato sulle osservazioni del 2012, mentre oggi a monitorare questo oggetto sono i ricercatori dell'Osservatorio McDonald dell'Università del Texas che indicano l’asteroide come potenzialmente pericoloso. Vi ricordo che l’ asteroide che colpì la cittadina russa di Chelyabinsk nel febbraio del 2013, che ferì 1500 persone e danneggiò migliaia di edifici , era largo 20 metri, la metà del 2012 TC4 e capitò su una zona poco abitata. Comunque questo asteroide va tenuto d’occhio in quanto potenzialmente pericoloso se dovesse avvicinarsi troppo alla nostra atmosfera , ma bisogna anche dire che il nostro pianeta è coperto per la maggior parte di acqua, per cui anche se l’asteroide dovesse colpirci molto probabilmente finirebbe in un oceano.