sabato 30 maggio 2015

SIAMO SOLO DEGLI OLOGRAMMI? - PRINCIPIO OLOGRAFICO - HOLOGRAPHIC PRINCIPLE


Secondo Un team di ricercatori dell'Università Tecnologica di Vienna e come si legge sulla rivista Physical Review Letters, per il nostro Universo potrebbe valere il principio olografico: cioè tutto ciò che conosciamo sarebbe una proiezione tridimensionale di uno spazio a due dimensioni, insomma potremmo vivere in un ologramma e non in un universo a tre dimensioni Ma cos’è un ologramma?: si tratta in fondo di una figura in 3D proiettata su una superficie a due dimensioni con un’opportuna tecnologia di riproduzione. Ed inoltre se dividiamo in più parti un ologramma ogni parte è in grado di ricreare l’intera figura. Questo accade perché gli ologrammi sono costituiti da parti le quali contengono l’intera informazione dell’intera figura. Ciò che caratterizza maggiormente un ologramma è proprio il fatto che tutta informazione di una figura tridimensionale può essere interamente contenuta in una superficie bidimensionale. Quindi secondo il principio olografico bastano anche solo due dimensioni per ottenere una descrizione matematica dell’intero Universo. Quello che percepiamo come terza dimensione potrebbe essere allora solo la proiezione di due processi dimensionali su un enorme orizzonte cosmico. Gli scienziati dell’università viennese suggeriscono che il principio olografico potrebbe valere anche in uno Universo come il nostro. Inosmma il nostro Universo potrebbe essere come quegli ologrammi che vediamo sulle banconote o su adesivi abbastanza comuni: sono di due dimensioni ma a noi appaiono tridimensionali. I fenomeni gravitazionali sono descritti ricorrendo alle tre dimensioni spaziali; il comportamento delle particelle quantistiche è invece calcolato nella teoria usando con solo due dimensioni. I risultati di entrambe le teorie possono essere messi in corrispondenza uno per uno, e quando questo accade, si ha la prova della sussistenza del principio olografico. Per testare questa ipotesi, il team di ricerca ha lavorato per tre anni, riuscendo a confermare la validità della teoria olografica anche in un Universo come il nostro e quindi trovando un indizio di potenziale validità del principio olografico. Certo, questo non dimostra che viviamo in un ologramma, ma è un importante risultato che si aggiunge alla crescente raccolta di prove della validità del principio olografico anche per il nostro Universo.