domenica 31 maggio 2015

ENERGIA PULITA DAL MARE - INERTIAL SEA WAVE ENERGY CONVERTER -


La notizia che sto per darvi è davvero molto incoraggiante, infonde speranza. Mentre la volontà politica nazionale e internazionale, appoggiata dai media generalisti vogliono continuare a farci credere che siamo dipendenti da energie fossili o peggio ancora da quella nucleare, c’è chi lavora, progetta e realizza meccanismi atti a estrarre energia pulita dall’ambiente. Circa il 70% della superficie terrestre, vi ricordo, è costituita da mari e oceani: una risorsa dalle grandi potenzialità, anche dal punto di vista energetico, ancora poco sfruttata. Ebbene, in Italia, grazie ad un progetto del Politecnico di Torino, si sperimenta con successo un nuovo convertitore di energia da onde marine per il Mediterraneo; secondo le prime analisi di produttività un parco di 1 MW potrebbe già produrre energia per soddisfare il bisogno energetico di oltre 650 famiglie . Il progetto di cui vi parlo si chiama ISWEC (Inertial Sea Wave Energy Converter) ed è già belle e pronto per essere utilizzato. E’ composto da un gruppo giroscopico alloggiato all’interno di un galleggiante ormeggiato sul fondale marino e genera energia pulita, in assenza di meccanismi in moto in acqua, quindi a impatto ambientale zero, adattabile anche alle diverse condizioni d’onda e idoneo ad applicazioni anche in mari chiusi. Il sistema sviluppato è una specie di grande zattera tecnologica, lunga 15 metri per 8 di larghezza e 5 metri di altezza, che galleggia a pelo d'acqua rimanendo ancorata sul fondale come una qualsiasi imbarcazione. Al suo interno custodisce una specie di giroscopio. Il beccheggio delle onde lo fa oscillare: questo movimento viene convertito in energia, che viene trasportata alla prima cabina elettrica sulla costa attraverso un cavo deposto sul fondale. Dalle misure effettuate è stato possibile compiere una prima analisi di produttività dalla quale emerge che l’installazione di un parco di 1 MW di potenza potrebbe produrrebbe circa 2600 MWh/anno a Pantelleria, 3110 MWh/anno ad Alghero e 2080MWh/anno per La Spezia. Ma questo è solo un esempio, taciuto dai media, che invece avrebbero dovuto dare grande risalto alla notizia presso l’opinione pubblica. Come ho sempre pensato e sostenuto abbiamo le risorse tecnologiche e giovani ricercatori sensibili all’ambiente che potrebbero realizzare progetti come questo per garantirci un futuro sempre più pulito e rispettoso dell’ambiente….invece i nostri politici continuano a volere trivellare e estrarre petrolio anche dove non si dovrebbe. Di recente il decreto di Renzi "Sblocca Italia" ha aumentato l'estensione dell'area di estrazione petrolifera in Basilicata, in Vaal dagri, zona già martoriata dalle estrazioni petrolifere del passato che hanno danneggiato irreversibilmente un ambiente a ridosso di un parco nazionale che invece avrebbe dovuto essere protetto.