giovedì 23 luglio 2015

LE PRIME IPOTESI SULLE STRAORDINARIE IMMAGINI DI PLUTONE


Arrivano nuove foto da Plutone e con esse nuovi interrogativi. Vi ricordo che abbiamo visto davvero molto poco e la New Horizons conserva nelle sue memorie ancora il 98% delle foto raccolte. Nei video precedenti su Plutone avevo già spiegato che la superficie del pianeta nano fosse molto diversa da ciò che ci aspettavamo. In particolare abbiamo visto una zona con montagne alte fino a 3 chilometri e mezzo e quasi del tutto priva di crateri meteoritici. Il che fa pensare che e la superficie sia geologicamente molto giovane risalente a meno di cento milioni di anni fa.
Il mistero adesso è scoprire quale sia la fonte dell'energia necessaria ad alimentare tali attività geologiche. Una prima ipotesi dice che potrebbe essere il calore generato dal decadimento radioattivo di torio e uranio, ma secondo altri studiosi, la natura di questa calore endogeno è da ricercarsi nella relazione sincrona che lega Plutone a Caronte, cioè i movimenti reciproci l’uno intorno all’altro che potrebbe essere il motore che dà energia ai fenomeni geologici sulla superficie di Plutone. Diamo ora un’occhiata all’area denominata Tombaugh Regio, in onore dello scopritore di Plutone Le immagini ci mostrano una superficie priva di crateri divisa in poligoni irregolari lunghi circa 20 chilometri delimitati da solchi poco profondi. Alcuni di questi solchi contengono del materiale scuro, mentre altri sono interrotti da rilievi . Si pensa che questi segmenti si siano formati con la contrazione del materiale in superficie oppure come risultato di processi convettivi all'interno dello strato superficiale di ghiaccio di monossido di carbonio, metano e azoto. Siamo riusciti a dare anche una sbirciata all’atmosfere di Plutone Gli strumenti di New Horizons hanno osservato che l'atmosfera di Plutone si estende fino ad almeno 1600 km dalla superficie. E c’è anche una notizia sorprendente, Alcuni dettagli delle foto suggeriscono addirittura che sulla superficie del pianeta possano soffiare dei venti. Siamo solo all’inizio infatti mancano ancora sei foto, poi, fino al 14 Settembre, la sonda sarà impegnata a trasmettere i dati degli strumenti a bassa velocità mentre la trasmissione delle fotografie riprenderà il 14 Settembre. Insomma l’avventura alla scoperta di questo nuovo mondo è appena iniziata!

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