giovedì 24 febbraio 2011

CLASSIFICAZIONE DEGLI ANIMALI

CLASSIFICAZIONE DEGLI ANIMALI
            I PROTOZOI sono organismi unicellulari con struttura eucariote. Si riproducono agamicamente, per scissione semplice o multipla e per gemmazione, e sessualmente. Vivono in tutti gli ambienti acquatici o umidi, non poche specie sono parassite, vanno ripartiti in quattro classi: Flagellati, Rizopodi, Sporozoi e Ciliati. In genere hanno forme ben definite (eccettuate le amebe e certi Rizopodi), a diverse simmetrie (sferica, raggiata, bilaterale). Sono microscopici, e certi Ciliati raggiungono anche 1 millimetro di lunghezza, e i Foraminiferi possono essere anche di qualche centimetro di diametro. Flagellati e Ciliati hanno una membrana che si ispessisce e dà loro forma definita, i Rizopodi hanno impalcature interne (radiolari) e esterne (foraminiferi) . Organo caratteristico dei Protozoi sono i vacuoli alimentari (digestione) e i vacuoli pulsanti (escrezione). La riproduzione agamica avviene quando il corpo, per mitosi, si divide in due; per a) divisione multipla o schizogonia, quando la divisione del corpo cellulare avviene solo dopo che il nucleo si è diviso varie volte, da una cellula madre si possono ottenere 12-24 cellule figlie (plasmodio della malaria) b) Per gemmazione. La riproduzione sessuale si ha per fusione di un microgamete (maschile, n, mobile, piccolo) col macrogamete (femminile, n, fisso, grande) e formazione di uno zigote. Non è rara l' isogamia (gameti uguali). Di norma la riproduzione sessuale si alterna a quella agamica e ciò può comportare alternanza dalla diploidia all'aploidia (foraminiferi). Quasi tutti di acqua dolce, ma alcuni vivono nei mari, altri in ambiente comunque umidi. Alcune specie sono parassite e saprofiti. Frequente è l'  incistamento, eliminazione di buona parte dell'acqua citoplasmatica e rivestimento di un involucro protettivo detto cisti che resiste alla siccità e alle condizioni atmosferiche avverse. L'incistamento permette ai protozoi di diffondersi ampiamente, fenomeno comunque raro nelle forme marine. In alcuni Ciliati si rinvengono fenomeni di simbiosi con alghe unicellulari. I Flagellati sono provvisti di uno o più flagelli. Si riproducono per scissione binaria, e la sessualità è nota solo per alcuni gruppi di fitoflagellati, di cui si ricordano due gruppi gli Euglenoidi e i Fitomonadini (Volvocali). Gli Euglenoidi (genere Euglena) sono avvicinati alle alghe verdi, sono unicellulari d'acqua dolce e provvisti di cloroplasti, sono autotrofi, ma  in particolari condizioni possono diventare eterotrofi perdendo i cloroplasti. Le euglene sono sprovviste di membrana cellulosica, ma ne hanno  una proteinacea flessibile che permette loro i movimenti. Altri Euglenoidi (genere Paranema) sono privi di clorofilla e sono eterotrofi. Si moltiplicano per scissione, sconosciuta la sessualità. Il gruppo dei Fitomonadini includono forme unicellulari (Chlamydomonas) e forme coloniali (Volvox). In qualche Chlamydomonas si ha riproduzione sessuale per fusione di isogameti. Il Volvox è una colonia a forma di sfera cava di 500 a 50.000 piccoli individui unicellulari biflagellati. La colonia nuota, per i movimenti coordinati dei flagelli, verso la luce. Si riproducono sia asessualmente che sessualmente. Ai Fitoflagellati si ascrive anche la Nocticula miliaris che conferisce una luminescenza alle acque marine. Tra gli Zooflagellati abbiamo il genere Trypanosoma (Trypanosoma gambiense) che è responsabile della malattia del sonno se viene iniettato nell'uomo dalla mosca tsè-tsè (Glossina palpalis). Altra specie che causa malattie nell'uomo è la Leishmania donovani, agente della leishmaniosi viscerale. I Rizopodi sono caratterizzati dalla presenza di pseudopodi, e il loro corpo può essere nudo o rivestito di un guscio di carbonato di calcio o silice. Quattro sono gli ordini: Lobosi, Foraminiferi, Eliozoi, Radiolari. Le Amebe appartengono al primo gruppo, hanno un grosso vacuolo contrattile e molti vacuoli alimentari, hanno grossi pseudopodi che le permettono anche di muoversi cambiando continuamente forma. Alcune amebe sono parassite e nell'uomo causano malattie (Entamoeba histolyca), come la dissenteria amebica. I Foraminiferi sono marini, con guscio calcareo forato, dai fari escono gli pseudopodi. I loro gusci costituiscono, dopo la morte, depositi sul fondo marino  formando sedimenti con fanghi a globigerine, i calcari nummuliti, ecc. Gli Eliozoi hanno aspetto stellare, presenza di pseudopodi rigidi e sottili (assopodi), vivono nelle acque dolce e nei mari. I Radiolari hanno guscio siliceo e i loro scheletri formano depositi sul fondo oceanico. I quattro ordini si riproducono per scissione; in certi foraminiferi si ha alternanza tra riproduzione agamica e sessuale. Gli Sporozoi sono parassiti, appartengono al gruppo i Plasmodi della malaria il cui ciclo vitale si compie nel sangue dell'uomo il ciclo schizogonico, l'altra in una zanzara Anopheles e comprende il ciclo anfiontico che è quello sporogonico. Un' Anofele infetta inocula sporozoiti nel sangue, che infettano i globuli rossi entro i quali si moltiplicano originando i merozoiti che distruggono i globuli e infettano altri globuli. L'accesso febbrile si ha al momento della diffusione dei merozoiti nel plasma. Quindi i merozoiti si trasformano in micro- e macrogametociti i quali, se entrano in una zanzara, maturano formando i gameti e inizia così il ciclo sessuale con formazione dello zigote e formazione degli sporozoiti pronti a infettare un altro uomo. I Ciliati sono provvisti di due nuclei (micro e macronucleo), e da ciglia che permettono i movimenti. Vino in acque ricche di alghe e comprendono vari ordini (Olotrichi, Peritrichi, Spirotrichi). Si ricordano le Vorticelle (campane capovolte, peduncolo contrattile)  e i Parameci (ciglia, citostoma, bocca; citopigio, ano; vacuoli contrattili). I ciliati presentano il fenomeno della coniugazione: si stabilisce un tubo di coniugazione a livello dei citostoma, il macronucleo si dissolve, il micronucleo si divide due volte originando 4 micronuclei, tre si dissolvono e il quarto  si divide in 2, uno resta e l'altro migra fondendosi col micronucleo stazionario. Gli individui si dividono attivamente. Al micronucleo stazionario si dà valore femminile, a quello migrante maschile. I PORIFERI (spugne) sono organismi pluricellulari che non hanno tessuti differenziati e le cellule mantengono notevole indipendenza. Mancano cellule nervose e cellule muscolari. Si pensa che abbiano avuto un'origine diversa dagli altri animali, per cui vengono classificate nel sottoregno dei Parazoi. I poriferi adulti hanno corpo cavo e la cavità è detta spongocele con apertura superiore detta osculo e parete attraversata da fori microscopici inalanti detti ostii attraverso i quali penetra acqua portando particelle nutritizie, l'acqua fuoriesce poi dall'osculo.  La cavità interna è caratterizzata da particolari cellule flagellate munite di colletto dette coanociti (fagocitano particelle alimentari); cellule di questo tipo si trovano anche isolate o in colonie di protozoi, i Coanoflagellati; alcuni biologi ritengono che le spugne si siano originate da queste colonie. La superficie esterna delle spugne e ricoperta da cellule epiteliali, tra le quali si trovano cellule mioepiteliali che contengono mionemi e sono deputate alla contrazione. Queste cellule rispondono a stimoli tattili e chimici contraendosi e determinando la chiusura dei canali d'entrata dell'acqua. Tra le cellule epiteliali e i coanociti vi è uno strato intermedio gelatinoso nel quale vi sono cellule non differenziate dette archeociti che possono differenziarsi in amebociti (migranti, ameboidi, funzioni digestive) o in scleroblasti secernono elementi scheletrici, le spicole, che possono essere cornee o fibrose, oppure di carbonato di calcio o silicee. In base al materiale scheletrico distinguiamo le spugne in Calcisponge (calcaree) Ialosponge (silicee) Demosponge (fibre). Le spugne occupano un posto intermedio tra le colonie e gli organismi pluricellulari, poichè le funzioni digestive sono compiute da singole cellule, anche una spugna gigante si cibano di particelle microscopiche. Le spugne possono riprodursi sessualmente (ermafroditismo) per mezzo degli archeociti che si differenziano in cellule germinali, gli spermi vengono liberati  nell'acqua e se penetrano nel corpo di una spugna con cellule uovo mature so origina lo zigote che si sviluppa in una larva flagellata che fissandosi a un substrato origina una spugna adulta. Possono riprodursi anche per gemmazione. Vivono quasi tutte nel mare, poche sono d'acqua dolce, vivono in colonie fissate ai fondali di qualche centinaio di metri, ma vi sono spugne (Ialosponge) che arrivano anche ai 5.000 metri. Si alimentano di alghe unicellulari e batteri, filtrando l'acqua. I CELENTERATI (Cnidari) sono un grande gruppo di animali acquatici a simmetria raggiata. L'animale si presenta come concavo a forma di vaso (polipo, sessile) o di scodella (medusa, mobile). Entrambi sono formati da  ectoderma (strato esterno) e entoderma (interno), tra i due c'è la mesoglea non cellulare (gelatinosa, proteica), nel polipo sottile, nella medusa cospicua. Caratteristica è la cavità digerente detta celenteron, dove sono liberati enzimi che digeriscono gli alimenti (carnivori), i residui sono espulsi dall'apertura del celenteron. I celenterati catturano la preda con tentacoli forniti di cnidoblasti. Gli cnidoblasti hanno un ciglio sensorio (cnidociglio), una capsula urticante (nematocisti) in cui è avvolto il filamento urticante cavo munito di uncini che estroflessi avvolgono la preda ed mettono iniettandole sostanze tossiche. Si distinguono tre classi: Idrozoi, Scifozoi e Antozoi. Per gli Idrozoi (Obelia e Idra) abbiamo l'Idra d'acqua dolce. Il gastroderma è costituito da due tipi di cellule interessate alla digestione: un tipo secerne enzimi digestivi, l'altro usa flagelli per rimescolare il cibo e pseudopodi per raccogliere le particelle. L'epidermide è costituita da cellule mioepiteliali, al di sotto di queste cellule si trova c'è un reticolo di cellule che coordina le contrazioni. l'idra ha anche cellule sensorie a stimoli chimici e meccanici, gli stimoli vengono trasmessi a cellule mioepiteliali che fungono da effettori. Possiamo anche avere casi in cui esiste una vera e propria rete di celule nervose specializzate, ma a differenza dei neuroni nell'Idra mancano connessioni sinaptiche. per cui gli impulsi possono andare in entrambe le direzioni.
Gli Scifozoi hanno dimensioni variabili, negli adulti la mesoglea è molto compatta, ha cellule ameboidi vaganti digestive. Gli Scifozoi hanno vere cellule muscolari sotto l'epidermide che permettono all'animale di muoversi. La forma predominante è la medusa, che ha un inizio di sistema nervoso costituito da due formazioni ad anello poste lungo il margine dell'ombrello, inoltre è fornita anche di organi di senso: le statocisti e gli ocelli. Le statocisti sono recettori che permettono l'orientamento, sono costituiti da una sfera cava dalle cui pareti porgono peli rigidi a contatto con granuli di sale di calcio, gli statoliti, il movimento di questi segnala alla medusa il proprio assetto di nuoto. Gli ocelli sono fotoricettori disposti alla base dei tentacoli. La riproduzione consta delle seguenti fasi: dall' uovo fecondato si sviluppa una  larva ciliata (planula) che si fissa trasformandosi in polipo. Il polipo accresce per sovrapposizione di "scodelle" formando lo strobilo, la parte terminale dello strobilo origina una nuova medusa.
Gli Antozoi (coralli, Attinie) hanno la sola forma di polipo, si differenziano dall'idra per la presenza di un faringe rivestito di epidermide e di un celenteron diviso in setti verticali. Nei coralli (colonie) le cellule epiteliali secernono pareti protettive esterne di carbonato di calcio all'interno delle quali si ritirano i polipi. La bacca dei coralli è circondata da 8 (Ottocoralli) o 6 e multipli (esacoralli). Alcune specie di  Attinie vivono in simbiosi mutualistica con i Paguri.
Gli CTENOFORI animali marini, pelagici, caratterizzati da otto file longitudinali di lamelle oscillanti pettiniformi dette cteni con funzione locomotoria. Presentano simmetria bilaterale doppia, mancano di cellule urticanti, e sono i primi metazoi in cui v'è un inizio di foglietto mesodermico. Sono ovoidali, con la bocca in basso. Come rappresentanti abbiamo il cinto di Venere (Cestus veneris). Ma è con i PLATELMINTI che nel regno animale compaiono la simmetria bilaterale, il mesoderma, l' encefalizzazione. La simmetria bilaterale rappresenta una conquista evolutiva che permetta all'animale di muoversi più agevolmente. Si determina una parte dorsale, una ventrale, nonché l'esistenza di una zona cefalica e di una caudale ben definita. Nella zona cefalica si sono riunite le cellule sensorie e nervose, con un inizio di encefalizzazione. 
I Platelminti comprendono tre classi Turbellari, Trematodi e Cestodi. Ai Turbellari appartiene la Planaria che vive in acqua dolce, con l'ectoderma della parte ventrale munita di ciglia e di cellule che secernono muco che le permettono di muoversi. La Planaria ha nella zona cefalica due aree fotosensibili, gli ocelli, oltre a cellule epiteliali deputate alla ricezione di stimoli chimici e meccanici. Nell'entoderma vi sono cellule ameboidi dieverse da quelle delle meduse ma con uguali funzioni fagocitarie. La Planaria ha una cavità digerente con una sola apertura sul lato ventrale, si alimenta di animali morti o molto lenti; l'alimento è introdotto attraverso una struttura tubulare dotata di muscolatura propria che può estroflettersi attraverso la bocca, la faringe, le contrazioni di quest'organo triturano e aspirano il cibo che viene fagocitato dalle cellule entodermiche. Nelle Planarie compare anche un primitivo sistema escretore costituito da un reticolo di sottili tubuli che decorre lungo il corpo dell'animale. Le diramazioni laterali dei tubuli terminano con cellule a fiamma ciascuna delle quali ha al centro una cavità nella quale si muovono un ciuffo di ciglia vibratili che spinge il liquido lungo i pori d'uscita situati tra cellule epidermiche. Probabilmente le cellule a fiamma servono anche a regolare l'equilibrio idrico. I vermi piatti hanno un sistema nervoso simile a quello dell'idra, ma sono riuniti in cordoni nastriformi che scorrono lungo i lati del corpo, inoltre le cellule nervose sono dotate di sinapsi, così uno stimolo provoca una risposta specifica e non generica. le planarie sono ermafrodite, le uova sono fecondate all'interno. Alcune Planarie si riproducono per scissione. I Trematodi e i Cestodi sono forme parassite che possono causare gravi malattie. Hanno corpo nastriforme costituito da uno scolice che si continua in un colo a cui seguono le proglottidi che non hanno valore metamerico. Questi individui sono dotati di una cuticola esterna protettiva per proteggersi dai liquidi digestivi, e di organi adesivi (ventose e uncini) con i quali si fissano all'ospite. I Trematodi (Fasciola hepatica) usano la venosa per alimentari, mentre i Cestodi (Taenie) non hanno bocca né intestino e assumono gli alimenti per assorbimento. La più comune, la Taenia saginata, infesta l'uomo è si contrae mangiando carne poco cotta di bestiame alimentato con foraggio contaminato da feci umane. Si ritiene che i parassiti abbiano avuto origine come organismi conducenti vita libera, e che si sono adattati alla vita parassita perdendo l'apparato digerente e sviluppando organi adesivi. I NEMATODI hanno corpo cilindrico, non segmentato, filiforme, bocca, intestino e ano. I sessi sono separati, vivono nell'humus, nelle acque dolci, nel mare, alcune specie sono parassite. L'Ascaride, l'Ossiuro, la Trichinella e l'Anchilostoma sono le specie parassite dell'uomo. L'Ascaris lumbricoides si stabilisce nell'intestino tenue, dopo che sono state ingerite le uova con verdure. Producono gravi occlusioni  e fenomeni tossici. Fra i più pericolosi c'è la Trichinella spiralis che da adulta vive nell'intestino tenue dell'uomo, maiale, topo, e si incistano nei muscoli, ci si infetta mangiando carne di maiale male cotta. Nella forma incistata nei muscoli i danni arrecati sono molto gravi. L' Ancylostoma duodenale provoca un'anemia progressiva con gravi disturbi intestinali. Possono penetrare nell'organismo dal terreno attraverso la pelle dei piedi. Vivono in ambienti umidi, nelle acque dolci e nei mari anche a grandi profondità, alcuni riescono a sopportare anche le acque termali di 50°C. 

Nessun commento:

Posta un commento