domenica 31 maggio 2015

AURORE POLARI ARTIFICIALI -COMPACT PARTICLE ACCELERATOR FOR SPACE


L'aurora boreale è uno degli spettacoli della natura più affascinanti e suggestivi da vedere, anche se possono essere viste solo ai poli e non alle altre latitudini. A quanto pare, però, la tecnologia potrebbe riuscire in futuro a riprodurre artificialmente e ovunque un’aurora boreale anche con i caratteristici colori che state vedendo in queste splendide immagini. Ma come si formano le aurore polari? Al di sopra della superficie della Terra, gli elettroni ad alta energia e gli ioni si muovono lungo le linee di forza del campo magnetico terrestre. Quando gli elettroni spinti dal vento solare si scontrano con gli atomi di ossigeno e azoto presenti nell'atmosfera terrestre l’influenza reciproca tra le particelle cariche fa emettere la tipica luce . Il colore, invece, dipende da che tipo di atomo viene colpito . Il verde, il più comune a esempio, è generato dalla collisione di molecole di ossigeno ad altitudini fino a 240 km, ma ci sono anche il rosso, il giallo, il blu e il viola. Un acceleratore di particelle nello spazio potrebbe aiutare gli scienziati a studiare l'aurora riproducendone artificialmente. Su questo tipo di ricerche sta lavorando il team di ricercatori il cui studio è stato pubblicato sul Journal of Geophysical Research. Per riprodurre artificialmente e ovunque un’aurora boreale bisognerà di immettere gli elettroni con un acceleratore di particelle direttamente dallo spazio, un piccolo ma potente acceleratore di particelle posizionato ad un'altitudine di 300 chilometri potrebbe così interagire con l'atmosfera. La Nasa ha già portato nello spazio dispositivi in grado di sparare fasci di energia ma gli autori dello studio hanno considerato gli effetti che produrrebbe un acceleratore tre volte più potente. Si sono basati così sul Compass, il Compact Particle Accelerator for Space Science, uno strumento in corso di progettazione dallo SLAC National Accelerator Laboratory e dall'istituto di ricerca no-profit SRI International, a Menlo Park, in California. Ma a cosa serve creare un'aurora boreale artificiale? Al di là dello spettacolo visibile non più solo alle alte latitudini ma ovunque, gli autori sostengono che l'impiego di strumenti di questo tipo offrirebbe opportunità scientifiche per studiare il comportamento delle particelle nell'atmosfera ad esempio monitorando il percorso degli elettroni che attraversano il campo magnetico terrestre durante le tempeste solari. Inoltre, un acceleratore di particelle potrebbe anche essere in grado di innescare un fulmine in atmosfera, tra cui alcune delle sue forme più esotiche, come gli spettri rossi. Per ora si tratta solo di un concept. Non ci sono piani concreti per la costruzione dell'acceleratore da mandare in orbita. Tuttavia, secondo il team, dimostrarne il corretto funzionamento potrebbe spingerlo di più verso la realtà.